martedì 19 giugno 2012

SIENA E' CAMPIONE PER LA SESTA VOLTA CONSECUTIVA. IL RE (FORSE) E' MORTO, VIVA IL RE!

17 giugno giugno 2012. Quella che è andata in scena domenica sera al PalaEstra di Siena dopo il termine di gara-5 della finale scudetto tra la Mens Sana Siena e l'Olimpia Milano è un'autentica celebrazione del pubblico senese nei confronti dei suoi beniamini.


La Mens Sana batte l'Olimpia per 84 a 73 e si laurea per l'ennesima volta Campione d'Italia.

Finale scudetto che probabilmente Siena ha fatto sua in gara-3 quando, di fronte ad un Milano agguerritissima e ad un Forum completamente esaurito, a 10 secondi dalla conclusione di un match tiratissimo che in quel momento era sul punteggio di 79a 80 Shaun Stonerook, il capitano della formazione biancoverde, dopo aver fallito due tiri liberi che avrebbero potuto consegnare a Milano il pallone del possibile sorpasso con conseguente vittoria è il più lesto di tutti nel gettarsi sul pallone, catturando un rimbalzo offensivo di importanza vitale che, assieme ai successivi liberi di Lavrinovic, fissa il punteggio sul 79 a 82.


Milano ha però un sussulto d'orgoglio e fa sua gara-4, così la serie torna nuovamente sul parquet di Siena.

In gara-5 Milano parte forte, trascinata da un ottimo Mancinelli e da un recuperato Fotsis, portandosi sul 17 a 12, mentre sul fronte senese il quintetto di Pianigiani appare frastornato, con un Bo McCalebb apparentemente sotto tono rispetto alle sfide precedenti. Sul finire del periodo però Siena inizia a macinare gioco e punti, ricucendo lo svantaggio e operando anche il sorpasso, con il quarto iniziale che si chiude sul 19 a 18.


Nel secondo periodo Siena prende il largo e, nonostante qualche fiammata di milano, arriva all'intervallo lungo sul punteggio di 42 a 31.

Il terzo quarto è completamente dominato dalla Mens Sana, che arriva addirittura a toccare il +22 sul 57 a 35. L'Olimpia sembra essere in totale balia dell'avversario e completamente incapace di reagire, con gli ultimi 10 minuti che sembrano una pura formalità.

Milano però non si arrende e, nel quarto periodo, dà vita ad una sorprendente rimonta che riporta l'Olimpia a soli due possessi di distanza, infiammando i minuti finali dell'incontro. Siena però riesce a mantenere la lucidità e i nervi saldi necessari per non farsi scappare la partita di mano e grazie ad alcune giocate d'autore nei momenti chiave (una tripla di Stonerook e un recupero più schiacciata di Lavrinovic) ottiene la vittoria che significa scudetto, vanificando lo sforzo di Milano (che nel quarto quarto produce un parziale di 29 a 21).

In casa Mens Sana i migliori sono Lavrinovic, McCalebb e Zisis, mentre sul versante Olimpia meritano una menzione le prove di Bouroussis, Hairston e Gentile (che nonostante gli errori evidenzia una personalità e una sfrontatezza che fanno ben sperare in ottica azzurra).

Siena si laurea Campione d'Italia per la settima volta nelle ultima nove stagioni e per la sesta volta consecutiva negli ultimi sei anni (ovvero dall'inizio dell'era Pianigiani), battendo il record di cinque vittorie consecutive che apparteneva proprio all'Olimpia Milano ed entrando così nella storia.


Per quel che concerne Siena si profila ora all'orizzonte un profondo rinnovamento sia a livello di roster sia nello staff tecnico, con molti giocatori in procinto di salutare la compagine toscana e con l'abbandono di coach Simone Pianigiani.

Comunque vada sembra essere giunta la fine di un ciclo.
Un ciclo lungo, vincente e difficilmente ripetibile.
Il re (forse) è morto.
Viva il re.

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